MONDI PARALLELI

IL BLOG UFFICIALE DEL "TRIO NESSUNO"

martedì 2 febbraio 2010

OGGI SI PARLA DI...

Abbiamo visto film, abbiamo letto libri, abbiamo ascoltato canzoni, abbiamo fatto dei corsi a scuola, abbiamo ascoltato i racconti dei ragazzi più grandi o dei coetanei più svegli, lo abbiamo immaginato, lo abbiamo sognato, abbiamo visualizzato la scena mille volte nella nostra testa e ci credevamo preparati a tutto.

Perdonate il francesismo...ma...cazzate!
Come sempre, la teoria è una cosa, la pratica è ben altra e non fa certamente specie la prima volta che si fa l'amore, che, senza timore di smentita, è veramente un casino...
L'incontro di due corpi che si sfiorano e che si fondono in un caldo abbraccio di passione, di sudore e di sentimenti...sì, come no...
La verità è ben diversa: "Ma io questo dove lo metto?", "No aspetta mettiamoci in questo modo", "Aiuto, sono rimasta impigliata nei pantaloni", "Santi numi ma in quel film non era così", "Vai tu sopra", "No, ci vado io", "Anzi no, facciamo che andiamo tutti e due sopra", "No, aspetta, se andiamo tutti e due sopra chi è che va sotto?", "Non so come dirtelo, ma quello è il mio ombelico" e potrei andare avanti per ore; cose che neanche durante il campionato del mondo di Twister...



Ok, magari non è stato per tutti così traumatico e, magari, per qualcuno è stato bello e semplice così come si vede in certe pellicole romantiche, ma sono pronto a giocarmi dieci euro (è il massimo che mi posso giocare), che ci sono mille altri casi in cui la fatidica "prima volta" è stato un disastro, se non un vero e proprio inferno.
Ammetto anche che tutta quella goffaggine, per certi versi, può essere considerata "estremamente tenera". Non c'è niente di più dolce dell'immagine di due ragazzi alle prime armi che scoprono la sessualità e tutte quelle belle cosine lì, tuttavia, soprattutto la prima volta, è facilmente comprensibile che ci si possa trovare in grossa difficoltà nel rispetto dell'antico principio del "nuddu nasci n'zignatu".



Amiche e amici, oggi è proprio di questo che parliamo: CHE RICORDO AVETE DELLA VOSTRA PRIMA VOLTA?
Potete commentare qui sotto oppure parlarne insieme a noi durante la trasmissione Viva La Vida, in onda su Radio Telecolor o www.radiotelecolor.it dalle 19:00 alle 21:00.

5 commenti:

  1. Carissimi amici,riguardo la mia prima volta che dire...non sono di quelli che dicono "la prima volta l'ho fatto a 14 anni",no....è passato più tempo; allora potreste chiedervi "e cosa hai fatto per tutto quel tempo?" ...cosa ho fatto? Mi sono documentato in maniera molto approfondita seguendo un corso, comprensivo anche di materie molto complicate quali geometria, trigonometria della penetrazione, sismologia delle reti e materassi con le molle, chimica dei materiali plastici, etc etc.. si è trattato di un corso serale multimediale che andava in onda dopo le ore 23:00 su tele+ durante l'era delle schede pirata. Per cui la prima volta, forte degli insegnamenti di professori del calibro di Rocco Siffredi e Franco Trentalange, e delle centinaia di ore passate a visionare filmati, mi sono presentato davanti la mia ragazza con la valigetta degli attrezzi, ho indossato i guanti in lattice e gli occhialini protettivi e ci ho dato sotto "di diritto e di rovescio", mettendo in pratica quanto imparato. Posso dire che è stato molto soddisfacente e che lei ha creduto alla menzogna sul fatto che non fossi vergine già da anni.

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  2. La prima volta bella e semplice come nei film non esiste. Al massimo, è un po' romantica ma, soprattutto, buffa. Ché oltre all'evergreen del "Non so come dirtelo, ma quello è l'ombelico" ci sono pure diverse variabili, gaffes clamorose legate alla tensione di lui e alla capacità di sopportazione di lei (sì, perché per lei, il più delle volte, perdere la verginità è un supplizio).

    Ci sono reggiseni che non si sganciano, freni a mano ingombranti oltre misura, genitori che ritornano a casa proprio in quel momento lì (e quindi "No, mamma, non è come pensi. Stavamo studiando biologia"), e sogni di gloria miseramente infranti, dato che la canzone di Ligabue in sottofondo non è ancora arrivata al sencondo ritornello però è tutto finito. Come in quella pubblicità del vaccino: già fatto?

    E se lui, per timore di vedere le sue convinzioni rase al suolo non s'è mai fatto la doccia in palestra e, di conseguenza, è convinto d'avere tra le gambe una Torre di Pisa meno storta, se lui, per un attimo, fosse sfiorato dal dubbio che i gemiti di lei non siano di piacere ma di dolore?

    Immaginate la scena:

    Lui, sforzandosi d'apparire tenero anche se, in realtà, della risposta di lei poco gl'importa: "Amore, se ti faccio male dimmelo..."
    Lei, novella Giovanna D'Arco, non vuole manifestare le sue sofferenze e desidera solo che quei tre minuti passino in fretta: "Male? Macché, tesoro, non sento nulla!"

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  3. Ammetto che non è stato tutto questo granchè, era più l'attesa che altro. Da poco 17enne, nessuna situazione imbarazzante, sapevo dove e come metter le mani (e non solo) su di lei, filò tutto liscio insomma (e forse proprio questa cosa mi portò a pensare "tutto qua???") eccetto una cosa: la durata. Ebbene sì... come durai quella notte non durai mai. Furono 4 ore interminabili, intervallate da momenti di pausa ovviamente (dovuti alla stanchezza e che cavolo!) ove di eiaculare non se ne parlava proprio, il che iniziai davvero a preoccuparmi! Poi fortunatamente il tutto si risolse normalmente..
    Preferisco comunque di gran lunga la seconda volta, che la prima, come per tutti credo.

    PS: Dalla seconda volta in poi la mia "durata" si è stabilizzata nella media, purtroppo... o forse no.

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  4. Caro Donato85,
    alla storia delle quattro ore ci crederei soltanto se tu avessi avuto accanto, quella notte, un notaio con un cronometro svizzero, e una telecamera fissa a riprendere la performance. Il video sarebbe stato da usare per fini scientifici, naturalmente.

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  5. Carissima Luisa,
    tengo a precisare che (l'avevo anche scritto comunque sul post precedente) le 4 ore è l'arco di tempo in cui si è consumato l'intero rapporto. Non si è fatto il tutto ininterrottamente, anche perchè oltre ad essere impossibile scientificamente, lo sarebbe stato anche per il mio fisico, che non avrebbe proprio retto!!!

    Il tutto è riconducibile sicuramente allo stress emotivo e mentale dovuto alla prima volta, e non perchè sia un animale da letto innarestabile o chissà cosa!! ;)

    Se lo avessi saputo avrei sicuramente portato con me un notaio con tanto di cronometro e telecamera, così da convincerti maggiormente, ma vabbè... a saperlo realmente resteremo io e la fanciulla a me cara di allora! :))

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