Si può essere amareggiati perchè una persona su cui avevamo riposto delle aspettative, le tradisce: per esempio come quella volta, quando avevo 7 anni, che mi ero innamorato di Martina, una mia compagnetta di classe e le scrissi pure una lettera d'amore bellissima che si concludeva con "ci mettiamo assieme? Sì o No. Metti una crocetta sopra la risposta" e lei, non solo mise una bella "X" sul "no", ma si mise con Rachid, un mio compagnetto di colore (Martina aveva la mia età, ma evidentemente già la sapeva "lunga").
Ti può deludere un fallimento lavorativo.
Come quella volta che sono andato a fare un colloquio di lavoro e, davanti al responsabile del personale, ho dato il meglio di me, parlando per venti minuti senza fermarmi un solo secondo, mostrandomi brillante e preparato, audace, ma umile, funzionale e adeguato, ma alla fine il tizio mi guarda e mi fa: "Complimenti, lei sarebbe perfetto per il lavoro, se solo fosse una donna!"
Ma ci si può scivolare nella mestizia anche perchè si scopre qualcosa che, magari, non avreste mai immaginato.
Io per esempio mi amareggiai molto quando ho scoprì che il cantante dei Tokyo Hotel era in realtà un uomo (sebbene tutt'ora abbia dei dubbi), anche perchè avevo fatto un sacco di apprezzamenti più o meno pesanti sulla tipa/o, e questo minò un sacco le mie sicurezze da un punto di vista sessuale.
Ma infine puoi cadere nello sconforto anche per una sconfitta sportiva, che so, la butto lì, magari ti sei colorato la faccia di blu con un pennarello per dare sostegno morale al Chelsea che giocava contro l'inter (perchè sei un patriota e quindi tifi Ancelotti) e invece quei maledetti nerazzurri hanno pensato bene di andare a vincere a Londra, intristendoti parecchio.
Non mancano di certo le occasioni per essere affranti e disillusi e noi parleremo di questo oggi a Viva La Vida. Dalle 19:00 alle 21:00 su Radio Telecolor o www.radiotelecolor.it vi chiederemo: QUAL E' LA VOLTA IN CUI TI SEI AMAREGGIATO DI PIU'?
La peggior delusione? Quando dopo tre ore di film tutto cuore-sole-amore, i due si lasciano e non c'è il lieto fine. Ma tu guarda se anche al cinema non ci si può rilassare un momento...
RispondiEliminaNon è che sia proprio la volta che mi sono amareggiata di più, però è la prima che mi viene in mente. Quella più recente, tra l'altro.
RispondiEliminaAvete presente quando c'è un concerto che sognate da un sacco di tempo (tipo quattro anni) e che aspettate con ansia?
Avete presente quanto siete contenti quando la data che attendevate esce?
Ecco.
Avete presente quanto ci rimanete male perché, ad esempio, il concerto in questione è il 23 aprile e voi il 22 dovete prendere un aereo?
Lo so che lo state pensando: la porto addosso.
Quando ho realizzato pienemente che la vita è un insieme di opportunità sprecate, perdute, scivolateci di mano come acqua tra le dita... Restano solo rimpianti per ciò che poteva essere e non è stato, e la volontà tenace di illudersi che va tutto bene, e che è quello che abbiamo ciò che volevamo, pur sapendo benissimo di star fingendo con noi stessi...
RispondiEliminaOgni volta è una grandissima amarezza.