OGGI SI PARLA DI...

Quella notte, mentre Marco Civoli gridava "IL CIELO E' AZZURRO SOPRA BERLINO" e Fabio Caressa impazzito di gioia ululava al microfono, con l'ultimo filo di voce: "AMICI!!!! APRITE LE VALIGIE!!! LASCIATE UN PO' DI SPAZIO, VENITE A PRENDERLI ALL'AEROPORTO, VI PORTANO LA COPPA!", quella notte dicevo, tutti ci siamo sentiti un po' più italiani, un po' più uniti, ma anche un po' più sbronzi (non solo di felicità ma anche di biechi e schifosi intrugli alcolici che in quella circostanza anche un chierichetto salutista avrebbe bevuto). Gli occhi rossi di Barthez e Henry che frignavano, la pelata di Zidane che frantumava idealmente la coppa dei francesi per consegnarla alle gaudenti sopracciglia di capitan Cannavaro sono simboli che rimarranno nelle menti di ogniuno. Adesso, dopo quattro anni, ci risiamo. Siamo tutti un po' meno innamorati della nostra nazionale. C'è chi guarderà solo le partite di Uruguay e Giappone per emozionarsi con le gesta dei "catanesi" Morimoto e Martinez; Chi guarderà l'Italia per tifarci contro; Chi spera che a Lippi venga un infarto; Chi guarderà solo il fondoschiena di Drogba o il sorriso di Buffon; Chi, non capendo un ciufolo di calcio, sarà felice di ritrovarsi a fare baldoria con gli amici chiedendo poi "Noi tifiamo per i rossi o per gli blu?" prendendosi di diritto il classico pernacchio; Chi si era sentita sollevata alla fine del campionato, credendo che almeno per tre mesi il marito avrebbe evitato il classico "Birra, Tv e Rutto libero davanti alla partita" e invece si ritrova a fare i conti con quella scocciatura mondiale. E ci saranno, e saranno ancora in tanti, quelli che grideranno sempre e comunque "Forza Italia" (il partito ha cambiato nome, per fortuna). Se anche voi vi ascrivete in una di queste categorie o vi riconoscete in altre che mi sfuggono in questo momento oggi a Viva La Vida diteci: COME VIVRETE I PROSSIMI MONDIALI DI CALCIO?
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