Così in certe particolari situazioni ci chiediamo: "Ma lui cosa avrebbe fatto in questo caso?" o "Ma lei come avrebbe reagito di fronte a tutto ciò?".
Alcuni hanno modelli di riferimento che definirei "convenzionali": I genitori, i nonni, una qualche divinità a caso.
Altri preferiscono prendere, come esempi di vita, personaggi, più o meno autorevoli, che si sono distinti per una qualche capacità: Lo sportivo di turno, lo scrittore, l'attore, il politico.
Qualcuno poi sceglie, a modello di ispirazione, semplicemente, quello che trova: Un mio amico ha idealizzato il suo gatto e adesso non fa altro che stare in balcone a miagolare tutto il giorno e fa i suoi bisognini nella lettiera
.Un mio vicino di casa ha preso a modello il draghetto del videogioco Bubble bobble,
e adesso non fa altro che rompere le balle al prossimo.
La ragazza di un mio amico, infine, ha preso a modello di riferimento, pensate un pò, la mamma del cerbiatto della Disney: Bambi...
(E' un giro di parole per dire che il mio amico, in questo momento, ha due corna che sembrano le antenne del palazzo di fronte casa mia...)
Comunque, sia quel che sia, tutti noi abbiamo qualcuno (o qualcosa) a cui ci ispiriamo ogni giorno della nostra vita nel tentativo di migliorarci.
Per cui oggi vi chiediamo: CHI E' IL VOSTRO MODELLO DI VITA?
Vi aspettiamo, per parlare di questo e di altro, a Viva La Vida, in onda dalle 19:00 alle 21:00 su Radio Telecolor o www.radiotelecolor.it
Modello di vita?Mio padre...faccio esattamente e scupolosamente tutto il contrario di ciò che pensa,dice e vorrebbe. Lo seguo attentamente e cerco di prendere le decisioni opposte (attenzione "opposte" e non "diverse")alla sua volontà. Ho però il sospetto che lui abbia scoperto da tempo questa mia mania-strategia e che mi dica il contrario di ciò che pensa in un gioco perverso di bugie e complotti...per farmi camminare sulla retta via!In sintesi..m'impegno inconsciamente a seguire in tutto mio padre credendo di aver preso strade opposte alla sua!
RispondiEliminaMarinoshi:
RispondiEliminaUn giorno vidi un cartone animato giapponese. Il personaggio principale era un brav'uomo, e pure onesto: si chiamava Ken Shiro.
Ma non era lui che colpì la mia attenzione, bensì un altro. Uno che riusciva a vivere nella bambagia, a fregarsene di tutto, tra harem di donne e visioni poetiche e celestiali. Un uomo libero: Juza delle Nuvole. Ecco, io mi ispiro a lui. Voglio essere lui.