Dell'uovo di Pasqua si sente parlare per la prima volta all'interno del BHAGAVAD-GITA, il famoso testo sacro Indù.
Il "Canto del Beato" (questa la traduzione italiana) era stato scritto 300 anni prima della nascità di Gesù, per cui per tre secoli, gli Indù e il resto del mondo erano rimasti molto perplessi, visto che non avevano idea di cosa fosse la "Pasqua".
Fedor Dostoevskij, all'interno di una delle sue opere più famose, "I fratelli Karamazov", dedica un'intero capitolo alla questione "meglio al latte o meglio fondente?", mentre Giovanni Pascoli, nella raccolta "Myricae" scrive una delle poesie più commoventi della sua intera produzione sul tema della delusione per aver trovato, come sorpresa, un braccialettino di plastica di pessimo gusto
.La vicenda dell'uovo di Pasqua si intreccia anche con la vita di molti personaggi storici, per esempio Cristoforo Colombo (da lì il famoso detto "l'uovo di colombo") che non vedeva l'ora che arrivasse questo periodo dell'anno per poter fare grosse scorpacciate di cioccolato; fino ad uno dei padri della Rivoluzione Comunista, Vladimir Lenin, che insieme al compagno Georgij Plechanov, si dedicarono nel decennio precedente alla Rivoluzione di Ottobre, per protestare contro gli Zar e per avvicinarsi le simpatie dei ceti più bassi, alla produzione di uova di cioccolato (da lì il famoso detto "fare un uovo con due rossi")
.Oggi a Viva La Vida vi chiediamo di entrare in qualche modo nella storia e di unirvi a questi grandi personaggi chiedendovi semplicemente: Cosa avete (metaforicamente o concretamente) trovato nel vostro uovo di Pasqua?
Vi aspettiamo dalle 19:00 alle 21:00 su Radio Telecolor e www.radiotelecolor.it e con tutta l'accortezza del caso esploreremo il significato delle sorprese ivi trovate, cercando di cogliere il significato nascosto delle spillette con la bandiera dell'Italia o dei micro-peluche a forma di topo
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